Fin dalla notte dei tempi l’uomo struttura la sua esistenza attorno a dei rituali, in maniera consapevole o meno. Nelle società primitive essi erano un mezzo per cercare il divino e colmare, in qualche modo, quello spazio inquietante e sconosciuto che divideva il caduco dall’imperituro. L’antropologo Ernesto De Martino ci spiega che la natura non è una realtà oggettiva, ma è plasmata dai gruppi culturali